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Mario Ridolfi (1904-1984) comincia l'attività di architetto a Roma alla fine degli anni Venti. Nel 1932 vince con Mario Fagiolo il concorso per la fontana di piazza Tacito a Terni e, un anno più tardi, quello per il palazzo delle poste a piazza Bologna a Roma. L'alternanza tra Terni e Roma avrebbe caratterizzato gran parte della sua attività fino al 1960 quando conclude l'ultima opera romana, la palazzina Mancioli II. Tra il 1948 e il 1949 comincia la collaborazione con l'INA Casa con il complesso nel quartiere Italia a Terni contemporaneo alla sopraelevazione Alatri a Roma. Le ultime opere nella città umbra sono il complesso Fontana, 1961-1964, Casa Pallotta, 1961-1963 e Casa Briganti, 1962-1963.